Le malsane abitudini alimentari, la sovralimentazione, la vita sedentaria sono le principali cause del sovrappeso e dell’obesità che si sta diffondendo in Italia e su scala mondiale
Secondo il Ministero della salute, oggi l’obesità è un problema di salute pubblica che presenta numerosi rischi sia a livello fisico che psicologico: infarto, diabete, ictus cerebrale, ipertensione, problemi scheletrici e osteoarticolari, problematiche emotive (ansia, depressione, colpa e vergogna) e difficoltà relazionali e sociali.
Chi desidera dimagrire e migliorare il proprio stile di vita è a conoscenza dei rischi che corre e si è detto spesso “Da domani mi metto a dieta e vado in palestra” , consapevole che il sovrappeso è causato, nella maggior parte dei casi, proprio da stili di vita e alimentari scorretti che possono quindi essere modificati, per riacquistare una ritrovata salute psicofisica.
I più oculati si sono affidati a un medico specializzato in scienze dell’alimentazione, riconoscendo che, le diete “fai da te” possono essere inefficaci, se non addirittura dannose per la salute, e si sono iscritti in palestra o hanno iniziato a praticare dello sport.
Tuttavia, anche queste persone, nonostante tutte le buone intenzioni, le corrette indicazioni alimentari e gli sforzi sportivi, con frequenza non hanno raggiunto il loro obiettivo e si sono ritrovate nuovamente ad abbandonare dieta e buoni propositi.
Perché non si riesce a seguire la dieta?
Le persone che non riescono a perdere peso, pur desiderandolo, si chiedono spesso: “Perchè non riesco a seguire la dieta?” e sperimentano diversi regimi alimentari, cambiano nutrizionista, dietologo e attività sportiva nella speranza di trovare una soluzione più adatta a loro.
C’è chi ritiene che sia la dieta a essere sbagliata, chi attribuisce le cause dell’insuccesso ai ritmi di vita e ai troppi impegni che gli impediscono di seguire il regime alimentare prescritto, c’è chi pensa di non essere aiutato abbastanza dai familiari, dagli amici e dal partner .
Le giustificazioni sono le più disparate, e a prima vista sembrano anche avere un certo senso, ma le vere motivazioni dell’interruzione della dieta vanno cercate altrove.
La causa di questi insuccessi può non essere il tipo di dieta, i ritmi di vita, l’assenza di aiuto famigliare ma l’approccio mentale al cibo, alla dieta e a tutto quello che ci ruota intorno.
Le diete si abbandonano primariamente a causa di un atteggiamento mentale sabotante con la ricerca di soluzioni facili ed esterne che potrà avere sempre e solo risultati parziali, se non è sostenuta da un reale cambiamento del modo di approcciarsi psicologicamente al cibo.
C’è un elemento fondamentale per una dieta di successo, oltre ad un regime alimentare corretto e una sana attività sportiva: la nostra mente.
Il supporto psicologico come aiuto a dimagrire
Lo psicologo può essere un valido aiuto per tutte le persone che iniziano una dieta e per le quali la possibilità di mantenere stabilmente un peso adeguato (normopeso) è un fattore fondamentale di benessere.
Il supporto dello psicologo può essere la soluzione per gestire la mente e in particolare i fattori motivazionali, psicologici e comportamentali che compromettono l’obiettivo di dimagrimento e il mantenimento nel tempo di un sano stile di vita.
Le competenze dello psicologo possono, infatti, aiutare la persona a modificare l’approccio mentale fallimentare nell’approcciarsi al cibo e all’alimentazione.
L’aiuto psicologico può stimolare la persona a trovare valide motivazioni interne per iniziare una dieta in caso di sovrappeso; sostenere la motivazione a continuare nel tempo un regime alimentare sano; aiutare a sviluppare un atteggiamento mentale utile a gestire a 360° il panorama alimentare.
Il sostegno psicologico alla dieta proposto è tagliato su misura delle specifiche necessità della persona, ha una durata limitata nel tempo e una frequenza concordata che può variare da una volta alla settimana a una volta la mese. L’approccio prevede oltre agli incontri in studio, attività a casa utili ai fini degli obiettivi di supporto terapeutico concordati.
Solitamente il lavoro di supporto alimentare è finalizzato a:
- modificare l’atteggiamento mentale sabotante
- intervenire a sostegno e sviluppo della motivazione personale
- lavorare sugli aspetti emotivi implicati nell’alimentazione (stress, ansia, depressione, rabbia) nei casi di alimentazione emotiva
- aumentare l’autostima, l’autoefficacia e la resilienza
- accrescere la consapevolezza alimentare
- imparare strategie di gestione dei momenti di fame e tentazioni alimentari
- imparare a mangiare consapevolmente, attraverso interventi di Mindfulness specifici per gli aspetti alimentari, assaporando il cibo e ritornando in contatto con il corpo e i segnali di sazietà